Un recente rapporto ha dimostrato che molti bambini sono ‘dipendenti’ dai propri dispositivi elettronici come gli smartphone e per tale ragione una buona percentuale soffre di ‘ansia da schermi‘.
Lo studio su smartphone e altri dispositivi
Ogni giorno siamo circondati da dispositivi elettronici che sono entrati a far parte della quotidianità, non solo degli adulti, ma anche dei più piccoli. Quante volte abbiamo visto un genitore dare uno smartphone o un tablet al proprio figlio per far smettere delle urla o convincerlo a mangiare.
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Iniziando dalla tenera età, un rapporto presentato dall’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) rivela che il 17% dei minori si sente ansioso o nervoso quando vengono loro tolti tali apparecchi:
“È cruciale che tutte le parti coinvolte lavorino per proteggere e sostenere i bambini nel mondo digitale, tanti più che i rischi on-line e off-line sul benessere dei bambini si rafforzano spesso reciprocamente”.
Queste le parole di Mathias Cormann, segretario generale dell’Ocse, riportate anche dal sito HDBlog. Il documento al quale facevamo riferimento poc’anzi, inoltre, evidenziano altre tematiche importanti: il 51% degli studenti sotto i 18 anni sa modificare le impostazioni della privacy, mentre quasi il 28% ha diffuso fake news sui social.
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Secondo l’Ocse bisogna correre ai ripari mettendo un freno all’uso degli smartphone o altri dispositivi elettronici per quanto riguarda i bambini molto piccoli. Altre linee guida da seguire, sempre secondo l’organizzazione, sono: offrire percorsi formativi di sicurezza online, potenziare i servizi di supporti agli adulti e studiare meglio l’impatto psicologico delle tecnologie sui più piccoli.
Nel caso in cui questi dati dovessero subire una variazione in negativo o in positivo non esiteremo ad aggiornarvi il prima possibile.