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Office 2016: in prova la suite di produttività  universale

Dario Orlandi | 8 Gennaio 2016

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Outlook: gruppi e messaggi secondari Il client di comunicazione e gestione degli impegni di Office non è stato rivoluzionato in […]

Outlook: gruppi e messaggi secondari

Il client di comunicazione e gestione degli impegni di Office non è stato rivoluzionato in questa versione, ma la concorrenza è cresciuta molto negli ultimi anni e ha sorpassato Outlook sotto vari aspetti (ne parliamo più diffusamente nell’articolo Tutti i segreti della posta elettronica, su questo stesso numero): per esempio, neppure questa versione offre il cosiddetto Inbox unificato, ossia una cartella che raggruppi i messaggi in arrivo in tutte le caselle configurate, e soprattutto tutti i messaggi che devono essere letti. Ancora oggi, quindi, il client costringe a passare da un account all’altro per sbrigare la corrispondenza. Potenzialmente interessante è la funzione Messaggi secondari (Clutter nella versione inglese), che separa automaticamente le missive più importanti da quelle che invece possono aspettare. È una funzione simile alla Posta prioritaria presente nella versione mobile di Outlook per iOS e Android, ma sfortunatamente le due implementazioni non comunicano tra loro.

La funzione per i dispositivi mobile lavora lato client, mentre quella per le applicazioni desktop (Windows e OS X) è implementata tramite l’Office 365 Outlook Web App, e richiede un abbonamento Office 365; non è utilizzabile, invece, dagli utenti di Outlook.com e tantomeno da chi ha abbinato Outlook a un altro provider. A prescindere da questa significativa limitazione, l’interoperabilità  sarebbe stata comunque auspicabile, poiché si tratta di due funzioni che migliorano con l’uso, e devono essere addestrate separatamente per funzionare in maniera sempre più precisa. Outlook supporta gli standard Pop e Imap, ma lavora molto meglio con i server Exchange: gli utenti di Gmail, per esempio, faticheranno non poco a importare i calendari e i contatti.

Outlook 2016 offre comunque alcune novità  interessanti: i gruppi, per esempio, sono una versione potenziata delle liste di distribuzione, e consentono di semplificare molto la comunicazione nei team di lavoro. Notevole è anche l’integrazione con Skype for Business (il vecchio Lync, con qualche funzione in più), che permette di organizzare riunioni in telepresenza, creare chat testuali e comunicare in voce o video. Ben implementata è l’integrazione con il cloud storage. Quando si vuole aggiungere un nuovo allegato a un messaggio, Outlook propone automaticamente una lista di documenti recenti: se si sceglie un file memorizzato nel cloud, il client invierà  ne invierà  il collegamento e permetterà  di impostare i corrispondenti diritti di accesso. Nulla di rivoluzionario, ma le funzioni sono intuitive e molto pratiche da utilizzare.

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