Un software amatoriale di montaggio video con motore a 64 bit e capace di sfruttare Cpu e Gpu? Oggi esiste: è la nuova edizione di PowerDirector.
Anteprima di Nicola Martello
Articolo tratto da PC Professionale 240 di marzo 2011
CyberLink rinnova PowerDirector, il suo applicativo per il montaggio video amatoriale, e lo fa in grande stile. Le novità più interessanti non sono tanto nell’interfaccia, quanto nel cuore stesso del programma: il nucleo del software è stato completamente riscritto ed ora è a 64 bit, quindi in grado di utilizzare tutta la memoria disponibile (a patto naturalmente che anche il sistema operativo sia a 64 bit). Con Windows 7 Ultimate e Professional a 64 bit si può dunque arrivare a sfruttare fino a 192 Gbyte di Ram, mentre con Windows 7 Home Premium il massimo di Ram utilizzabile è di “soli” 16 Gbyte. PowerDirector è offerto anche nella più economica versione Deluxe, a 32 bit e priva delle funzioni di gestione dei video AvcHD e di masterizzazione dei Blu-ray; in questo caso il massimo di memoria utilizzabile – sempre con Windows a 64 bit – scende a 4 Mbyte. Bisogna comunque ricordare che con Windows a 32 bit ogni applicazione non può utilizzare più di 2 Gbyte di Ram. Per chi lavora con progetti grandi, magari in full HD, poter sfruttare una quantità di Ram molto elevata è un vantaggio davvero significativo. Ma i miglioramenti del nuovo Power Director non si fermano qui.
Il nucleo del programma sfrutta cinque nuove tecnologie, raggruppate sotto l’egida TrueVelocity: Parallel, Accelerator, UltraSeek, RapidEffect e FastRender. Parallel indica la capacità del programma di sfruttare tutte le Cpu e le Gpu del computer, grazie alla suddivisione del rendering (anteprima e finale, effetti e conversioni di formati) in tanti pacchetti, elaborati in parallelo dai core hardware. Diventa quindi possibile lavorare con più clip Hd in contemporanea con tempi di latenza ridotti e maggior fluidità , e osservare l’anteprima Full HD in tempo reale. Accelerator usa, in particolare, i nodi di calcolo delle Gpu per la codifica e la decodifica degli stream video. Questo algoritmo è implementato in due versioni: la prima ricorre a Cuda, l’architettura di elaborazione in parallelo di Nvidia, la seconda si appoggia ad Accelerated Parallel Processing di AMD. Così è garantita l’accelerazione hardware Gpu con le schede video di entrambi i produttori.
UltraSeek rende più veloce la ricerca dei frame nella Timeline, mentre RapidEffect accelera l’anteprima degli effetti, sfruttando sempre le Gpu NVIDIA e AMD. Infine FastRender è un’evoluzione di Svrt (Smart Video Rendering Technology), la tecnologia di CyberLink per il rendering finale che elabora solo le parti modificate del video lasciando inalterate quelle non toccate nel montaggio. L’impiego di Svrt si traduce in maggior velocità e qualità , poiché i frame da trattare sono di meno e, soprattutto, quelli non modificati rimangono identici all’originale. Le altre novità , apprezzabili anche da chi usa ancora una versione a 32 bit di Windows, partono da una Timeline che ora supporta fino a un massimo di 100 tracce audio e video, più che sufficienti anche nel caso di progetti molto complessi. Adesso è possibile disporrei clip in qualsiasi punto della Timeline (nella versione precedente il programma li faceva invece slittare verso sinistra, fino a toccare l’ultimo clip o l’inizio della Timeline), nonché regolare l’opacità dei video direttamente nella Timeline tramite l’inserimento di nodi in una linea di controllo e raggruppare più clip oppure intere tracce. MagicStyle Movie Wizard, il modulo per il montaggio automatico, è più ricco e offre nuovi stili e preset che però nelle prove non hanno prodotto risultati significativamente migliori rispetto al passato: i montaggi che si ottengono sono sempre assai poco interessanti.