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PowerDirector 9 Ultra64: 64 bit di potenza per il video editing

Redazione | 8 Aprile 2011

Decisamente più significativo è il nuovo pannello per il controllo dei fotogrammi chiave, che raccoglie tutti gli effetti e i […]

Decisamente più significativo è il nuovo pannello per il controllo dei fotogrammi chiave, che raccoglie tutti gli effetti e i filtri assegnati al clip selezionato. Con questa struttura l’utente ha sott’occhio tutte le regolazioni e può facilmente impostare i key frame senza dover passare da una finestra all’altra. Questa nuova interfaccia è effettivamente molto comoda ed efficace e avvicina PowerDirector ai software di montaggio professionale. Da citare poi la possibilità  di animare nel tempo gli effetti Crop, Fix, Enhance e a particelle, che prima non supportavano i fotogrammi chiave.

Una novità  dell’edizione 9 di Power Director è il pannello Impostazione keyframe, in cui è possibile definire i fotogrammi chiave di tutti gli effetti applicati a un video.

In fase di output le novità  consistono nella possibilità  di masterizzare i nuovi Blu-ray Xl con quattro o cinque strati, per una capacità  rispettivamente di 100 e 128 Gbyte. Ovviamente bisogna disporre di un masterizzatore compatibile con questi nuovi supporti, che la Blu-ray Disc Association ha ufficializzato nel giugno 2010. In alternativa si può esportare il progetto come file compresso, da riprodurre con un dispositivo portatile. In questa release il numero di device supportati è ancora più ampio: si va da Sony Psp ai prodotti Apple iPod, iPad e iPhone, passando per i cellulari Acer, Blackberry, HTC, LG e Nokia.

La sezione Produci contiene le funzioni per la creazione del file di output, da codificare con uno dei preset disponibili (molti dei quali però non personalizzabili).

Conclude la carrellata sulle novità  il nuovo WaveEditor per l’audio, rivisto completamente per gestire in maniera più veloce e precisa i filtri (ora gestisce anche i plug-in Vst). L’interfaccia è molto intuitiva: a sinistra delle forme d’onda si trova l’elenco degli effetti disponibili, raggruppati in maniera comoda e chiara. Gli strumenti sono chiaramente orientati alla preparazione di una traccia per il video, quindi non bisogna aspettarsi funzioni sofisticate come quelle dei software specializzati in campo audio. Tra i tool troviamo un filtro contro il rumore, che però non consente il campionamento dei disturbi da un tratto senza musica ma offre solo tre preset, due per il rumore di fondo e uno per eliminare i clic. I risultati sono ovviamente piuttosto scarsi, accettabili solo se l’audio è veramente molto disturbato dal rumore di fondo. WaveEditor offre anche l’accesso diretto a Freesound, un archivio di suoni, campioni audio e registrazioni di vario genere, tutti gratuiti e liberi da diritti d’autore, pronti da usare nei montaggi video.

Il nuovo WaveEditor sfoggia un’interfaccia rinnovata, più agile e intuitiva, ed è compatibile con i plug-in Vst.

Come nelle edizioni precedenti di PowerDirector, il flusso di lavoro è suddiviso in quattro passi a ciascuno dei quali corrisponde una sezione richiamabile con un clic sul tasto corrispondente: cattura video, elaborazione, esportazione e authoring. Nella prima sezione si possono importare i clip da diversi tipi di periferiche, come telecamere Dv, Hdv, AvcHD e dischi Dvd. Nella seconda troviamo gli effetti speciali, alcuni dei quali accelerati con la Gpu. Stranamente anche questa release permette di assegnare a ciascun clip un massimo di sette filtri, più quello inseribile nell’apposita traccia della Timeline (molto utile quando bisogna applicare un effetto a più clip in contemporanea oppure all’intero progetto). Sono poi notevoli i Power Tools, strumenti per ritagliare l’inquadratura, ruotarla o cambiarne la velocità . Nel caso del ritaglio, un’interfaccia ad hoc permette di stabilire l’area da conservare, animabile con i key frame.

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