Software

Test: LibreOffice 4.3, la suite gratuita continua a crescere

Redazione | 14 Novembre 2014

Software

Sono stati finalmente modificati anche i pannelli di selezione dei colori, fino all’ultima versione implementati come un lungo elenco in […]

Sono stati finalmente modificati anche i pannelli di selezione dei colori, fino all’ultima versione implementati come un lungo elenco in una casella a discesa: oggi, invece, tutti i programmi di LibreOffice propongono una tavolozza in formato tabellare, molto più compatta e simile a quella dei concorrenti. Un’altra novità  interessante che riguarda tutte le applicazioni della suite è un primo supporto (anche se non ancora perfetto) per gli schermi ad alta densità , chiamati anche high Dpi: se non si adottano accorgimenti specifici, l’elevato numero di pixel per unità  di lunghezza rende l’interfaccia utente minuta e difficile da utilizzare. LibreOffice ora rileva la presenza di un monitor high Dpi, se comunicata dal sistema operativo, e scala automaticamente l’interfaccia secondo le impostazioni globali dell’OS: questa funzione è supportata in Windows 8.1, alcune varianti di Linux e in OS X.

Anche la nuova versione di Calc ha visto l’introduzione di molte novità  utili e interessanti: finalmente la barra di stato mostra il numero di righe e colonne selezionate, ed è stato modificato l’algoritmo di evidenziazione automatica delle celle quando si modifica una formula, in modo da assegnare sempre lo stesso colore a ciascuna cella, anche se occorre più volte all’interno la stessa formula. Può sembrare una novità  di poco conto, ma invece è essenziale per garantire la leggibilità  delle formule più complesse.

La funzione di evidenziazione delle celle di Calc associa sempre lo stesso colore a ogni cella, anche se viene referenziata più volte nella stessa formula.

La funzione di evidenziazione delle celle di Calc associa sempre lo stesso colore a ogni cella, anche se viene referenziata più volte nella stessa formula.

Sempre a proposito di formule, la scorciatoia da tastiera Ctrl+’ attiva la modalità  di editing di una cella vuota inserendovi automaticamente la formula derivata dalla cella superiore: è una funzione simile all’estensione delle formule tramite il trascinamento della maniglia del riquadro di selezione, ma permette di modificare subito la formula, in un unico passaggio. Una novità  molto significativa riguarda anche la struttura delle tabelle pivot, che possono contenere campi di dati anche nelle colonne: questa nuova impostazione permette di ottenere in modo facile layout molto più complessi e ricchi di informazioni.

Il Property Mapping permette di modificare alcune proprietà  di un grafico (per esempio il colore) in base al valore di altre celle;  si possono ottenere effetti simili alla formattazione condizionale.

Il Property Mapping permette di modificare alcune proprietà  di un grafico (per esempio il colore) in base al valore di altre celle; si possono ottenere effetti simili alla formattazione condizionale.

Come è sempre successo in passato, anche in questa occasione è cresciuto il numero di funzioni supportate nelle formule, per garantire una compatibilità  migliore con Excel: in questa release le nuove funzioni sono oltre trenta. Inoltre, sono stati introdotti strumenti di analisi statistica avanzati, proposti dagli sviluppatori come alternativa all’add-in Analysis Toolpack di Excel. Una piccola ma interessante novità  riguarda anche la funzione di generazione di numeri casuali: è stata aggiunta un’opzione di arrotondamento per limitare il numero di cifre decimali e ottenere dati più adatti alla stampa e alla manipolazione.

Lo strumento dedicato ai grafici introduce una nuova funzione di grande interesse: il cosiddetto property mapping, che permette di variare alcune caratteristiche di un grafico in base al contenuto di un’altra cella. Questa funzione consente di ottenere grafici più complessi, con proprietà  variabili in base ai contenuti di altre celle. Per esempio, si può creare una colonna aggiuntiva con una formula che dia come risultato colori diversi a seconda di una condizione specifica, e associarla a un parametro del grafico, come il colore delle barre in un istogramma. In questo modo è facilissimo evidenziare i valori negativi, oppure il minimo e il massimo; le opportunità  sono limitate solo dalla fantasia dell’utente.

➜ Continua a leggere: la prova di LibreOffice

< Indietro Successivo >