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Niente più “consigli” sull’uso di Edge nella nuova release di Windows 10

Alfonso Maruccia | 19 Settembre 2018

Servizi Web Windows

Microsoft è stata costretta a eliminare l’advertising a favore del browser nativo di Windows 10 dopo le polemiche infuriate in questi giorni. Ma in futuro le cose potrebbero cambiare ancora.

A quanto pare la pubblicità che promuoveva l’uso di Edge al posto dei browser di terze parti (in particolare Firefox e Chrome) su Windows 10 è stata accolta in maniera decisamente negativa dalla community, al punto da obbligare Microsoft a eliminare i suoi “consigli” nell’ultima build provvisoria dell’OS distribuita sui canali Insider.

La nuova Build 17760 di Windows 10 pone fine alla polemica nata la settimana scorsa, quando gli abbonati al programma Insider hanno scoperto che l’installazione di uno dei suddetti browser di terze parti veniva interrotta con un autentico spot pubblicitario per Edge – “il browser più sicuro e veloce per Windows 10” secondo le parole usate da Microsoft.

Logo EdgeIl debutto della nuova funzionalità era previsto assieme a Windows 10 1809, prossima major release dell’OS universale anche nota come October 2018 Update, ed era forse la conseguenza – a voler concedere un’improbabile buona fede a quelli di Microsoft – di una nuova impostazione del sistema pensata per consigliare l’utilizzo delle app UWP native di Windows 10 al posto delle applicazioni Win32 tradizionali.

Quale che fosse l’origine dell’advertising pro-Edge, comunque, la Build 17760 di Windows 10 sembra aver eliminato il problema alla radice: il nuovo Windows non consiglierà più l’uso di Edge quando gli utenti proveranno a installare Firefox o Chrome, sebbene il cambio di policy non venga in alcun modo considerato nelle note di rilascio che accompagnano la nuova build.

Al netto delle polemiche, un fatto resta inalterato in tutta la fredda e spietata oggettività dei numeri: Edge è il browser in assoluto meno usato su PC dietro Chrome, Firefox, IE e persino Safari (esclusivo per sistemi macOS), e in futuro è altamente probabile che Microsoft provi di nuovo a spingere il suo browser di nuova generazione presso l’utenza sempre più infastidita di Windows 10.