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1977 – 1987. Quando il Computer divenne Personal

Federico Vergari | 21 Giugno 2018

Libri

La storia, i modelli e i personaggi che hanno trasformato il computer in personal computer: oltre 600 pagine per rivivere l’età dell’oro dell’informatica.

Questo libro (di cui si può recuperare in Rete un corposo ed esaustivo estratto) è in attesa di una nuova ristampa ed è – a nostro modo di vedere – un piccolo gioiello che senza nessuna pretesa, ma soltanto seguendo la passione del suo autore, tenta di ricostruire il decennio più incredibile della storia del computing mondiale.

Paolo Cognetti è un nome già noto ai lettori i PC Professionale, a lui dobbiamo la scoperta (in Italia) del retrocomputing e di tutto l’indotto educativo che esso si porta dietro. Da un appassionato di vecchie macchine da calcolo, cosa aspettarsi quindi se non un libro sulla storia dei computer che hanno fatto la storia?

Titolo: 1977 – 1987. Quando il Computer divenne Personal / Autore: Paolo Cognetti / Editore: autopubblicato / Pagine: 660 / Prezzo: 79 euro

L’opera supera le seicento pagine e per certi tratti è davvero mastodontica (nel senso buono del termine). Parte dalle radici e arriva fino all’ultimo capitolo che racconta come “preservare” la storia dei computer. La lettura del libro risulta per alcuni tratti fondamentale, ma anche curiosa, e sebbene un disclaimer iniziale dell’autore metta le mani avanti quasi a scusarsi dell’impronta divulgativa e poco, passateci il termine, da nerd dobbiamo dire che è stata una scelta non solo azzeccata ma addirittura fondamentale per non rendere seicento pagine di lavoro totalmente autoreferenziali e incapaci di generare nuovi appassionati e nuovi curiosi.

Secondo Federico Faggin, l’uomo che ha inventato i microprocessori della Intel e che ha curato la prefazione, questo libro ricco di immagini ci racconta la storia della nascita e dell’infanzia del Personal Computer, una di quelle invenzioni straordinarie, come l’automobile o l’aeroplano, che hanno letteralmente cambiato la nostra vita. Come l’auto e l’aereo, il personal computer nasce dalla passione e visione di pochi che intravedono un potenziale non ancora concepito, o addirittura contrastato dalle strutture consolidate. A metà degli anni settanta, coloro che conoscevano bene il computer spesso deridevano l’idea di un computer personale: “che cosa se ne fa uno di un computer? Per avere sotto mano le ricette di cucina?” Per loro il computer non era niente di più che uno strumento di calcolo per gli addetti ai lavori.

E chissà oggi questi lungimiranti detrattori cosa penserebbero. Ecco cosa sarebbe bello vedere nel libro di Cognetti. Un ultimo, divertente capitolo con tutte le previsioni totalmente sballate fatte sui computer. Per non dimenticare, e per dare sempre una chance. Anche alle idee più strampalate.