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Windows 10, il nuovo kit per sviluppatori

Alfonso Maruccia | 21 Novembre 2018

Software Windows

Microsoft aggiorna l’SDK per i programmatori interessati a sfruttare le nuove funzionalità dell’OS-come-servizio. Tante novità per le app universali, il […]

Microsoft aggiorna l’SDK per i programmatori interessati a sfruttare le nuove funzionalità dell’OS-come-servizio. Tante novità per le app universali, il design Fluent e tutto quanto.

Se il fronte consumer di Windows 10 è al momento un disastro a causa di bug e aggiornamenti a download ritardato, l’offerta Microsoft per gli sviluppatori prevede un nuovo SDK aggiornato e tante funzionalità basate sulle caratteristiche esclusive delle ultime release dell’OS. La speranza della corporation di Redmond è che i programmatori decidano (finalmente?) di adottare in massa tecnologie come le app UWP, le API remote del cloud di Azure e altre funzionalità disponibili solo nel nuovo mondo di Windows 10.

La nuova versione dell’SDK di Windows 10 arriva assieme a Visual Studio 15.9.1, update del popolare ambiente di sviluppo integrato (IDE) che aggiunge poche ma qualificanti novità per chi crea codice sull’OS universale: il nuovo SDK include la tecnologia Windows UI Library (WinUI), un pacchetto open source che permette ai programmatori di sfruttare il nuovo design Fluent (con tanto di controlli e stili) per le app Windows 10 anche sulle versioni precedenti dell’OS (dalla release 1607 in poi).

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UWP anche su Win32

Una nuova API ancora disponibile in formato preview (UWP XAML hosting API) permette inoltre di integrare elementi di interfaccia tipici delle app UWP anche su tecnologie di applicazioni differenti – incluso il formato Win32 nativo di Windows dalla notte dei tempi – mentre Adaptive Cards 1.1 aggiunge nuove funzionalità per i messaggi con contenuti dinamici di Outlook. Graph Notifications (preview) usa la IA Microsoft Graph per gestire le notifiche in ambito aziendale, Project Ink Analysis introduce il riconoscimento per la scrittura tramite stilo.

Novità sono in arrivo anche per l’emulazione Android tramite l’ipervisore Hyper-V, che ora supporta le API più recenti del sistema mobile di Google a patto di usare almeno Windows 10 1803, un computer con CPU x86 e Visual Studio v15.8. La API Windows Machine Learning è stata infine unificata ed è ora la stessa sia per le app UWP che per i software per computer in formato Win32.

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