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Come usare la protezione da scrittura sulle schede SD

Alfonso Maruccia | 23 Novembre 2018

Hardware Memorie

Le SD Card hanno integrato un meccanismo di protezione da scrittura “hardware” non dissimile da quello dei vecchi floppy disk. […]

Le SD Card hanno integrato un meccanismo di protezione da scrittura “hardware” non dissimile da quello dei vecchi floppy disk. Basta spostare uno switch e i file sulla scheda non possono più essere modificati. E viceversa.

C’erano una volta i floppy disk da tre pollici e mezzo, supporto di memorizzazione magnetica che per un periodo non breve della storia informatica ha rappresentato l’unica “memoria rimuovibile” a disposizione di utenti e aziende. Poi sono arrivate le unità ZIP, i supporti ottici, e infine Internet che ha fatto piazza pulita di CD, DVD e BD-ROM usati a scopo di archiviazione locale.

Ma l’informatica è una scienza applicata che non dimentica facilmente il suo passato, e non è un caso che la classica icona “floppygrafica” sia ancora oggi onnipresente a indicare l’opzione per salvare file e lavori aperti su word processor, fogli di calcolo e altrove. Una delle caratteristiche tipiche degli FDD da 3,5” era la possibilità di proteggere i dischi (magari contenenti software originale) dalla scrittura accidentale facendo scorrere un piccolo interruttore di plastica nell’angolo in basso a destra (o a sinistra se azionato dalla parte frontale) del dischetto.

Floppy Disk, protezione dalla scrittura

Anche in questo caso la tecnologia informatica dimostra di avere buonissima memoria, visto che un meccanismo praticamente identico è ancora oggi utilizzato per impostare la protezione da scrittura delle schede di memoria in standard Secure Digital. Spostando il “lock switch” di una SD Card (come quello indicato nell’immagine seguente) verso il basso, infatti, la scheda risulterà protetta dalla scrittura e sarà utilizzabile solo in modalità lettura. Spostando lo switch verso l’alto, la scheda tornerà accessibile anche in scrittura.

SD Card: i nuovi floppy disk

Le SD Card basate su memoria NAND Flash – ma con una complessità elettronica molto inferiore ai “parenti” SSD – hanno per molti aspetti preso il posto di floppy e supporti ottici nelle sempre crescenti necessità di memorizzazione locale di utenti e professionisti. Essere consapevoli della protezione da scrittura in hardware, e della sua potenziale utilità in diversi contesti di utilizzo, è un requisito imprescindibile per chi fa uso di questa tecnologia di archiviazione a casa, sul lavoro o in giro a scattare foto con la reflex di ordinanza.

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