Display

Un monitor per giocare meglio in stereoscopia

Davide Piumetti | 23 Febbraio 2012

Monitor

Nvidia 3D Vision 2 Nella confezione del monitor VG278H è contenuto un paio di occhialini 3D Nvidia di seconda generazione […]

Nvidia 3D Vision 2

Nella confezione del monitor VG278H è contenuto un paio di occhialini 3D Nvidia di seconda generazione che rispetto a quelli precedenti sono caratterizzati da lenti più grandi per offrire un campo visivo superiore del 20%. Questa caratteristica si combina con la tecnologia Lightboost per compensare l’abbattimento di luminosità  dovuto alle lenti non trasparenti e all’alternanza dell’oscuramento degli occhi; l’immagine risulta in modo palese più nitida e brillante. La maggiore escursione del parametro di luminosità  permette inoltre di regolare il monitor in modo più preciso per trovare un punto di equilibrio confortevole con l’illuminazione naturale o artificiale dell’ambiente.

La prima generazione di occhiali Nvidia 3D Vision (in alto) e la nuova generazione (in basso) con lenti maggiorate per aumentare del 20% il campo di visione.


Grazie alla riprogettazione della montatura gli occhiali vestono meglio e appaiono più leggeri a dispetto dei 6 grammi di peso in più rispetto alla prima versione. La tecnologia di base è rimasta invariata e sfrutta lenti attive a polarizzazione sincronizzata. In sostanza le lenti operano come degli otturatori e inibiscono in modo alternato la visione a uno dei due occhi dell’osservatore così che l’occhio sinistro e quello destro vedranno solo i fotogrammi generati per la loro posizione. Il driver 3D Vision istruisce infatti l’applicazione a produrre due fotogrammi distinti per ogni istante di gioco con la camera posizionata nei due punti che corrispondono agli occhi dell’osservatore. La completa compatibilità  di driver, software e hardware anche con la precedente versione di occhiali permette, anche a chi dispone della vecchia soluzione 3D Vision di passare a quella nuova con il solo acquisto degli occhiali; in questo caso non sarà  possibile godere dell’incremento di luminosità  in quanto solo particolari monitor di produzione recente implementano le specifiche Lightboost.

La montatura è stata ridisegnata per migliorare l’ergonomia e l’indossabilità , tanto che a fronte di un incremento di sei grammi di peso gli occhiali di seconda generazione sembrano più leggeri quando indossati.

Sebbene la tecnologia 3D Vision possa essere utilizzata pressoché con qualunque tipo di scheda grafica GeForce, si intuisce che la necessità  di produrre il doppio dei fotogrammi per ogni istante di gioco (uno per ogni punto di vista) si traduce in una riduzione drastica (la metà ) del numero di fotogrammi generati al secondo rispetto al rendering standard. Proprio per questo motivo si consiglia l’uso di una scheda grafica di fascia medio-alta o alta. Una volta ottenuti i due fotogrammi per ogni posizione della camera il monitor li mostrerà  in modalità  alternata così che nell’intervallo di tempo durante il quale un monitor a 60 Hz mostra un singolo fotogramma, quello di tipo a 120 Hz mostrerà  la scena per l’occhio destro e quella realizzata per il sinistro.

Agli appassionati più incalliti ricordiamo che il 3D Vision può essere impiegato anche in modalità  multi monitor per esaltare in modo ancora più marcato l’effetto stereoscopia grazie a un’ulteriore estensione dell’angolo e della superficie di visione. L’impatto e il coinvolgimento nell’ambiente di gioco offerto da configurazioni di questo tipo è eccellente, ma le specifiche hardware richieste possono risultare per molti proibitive. Se per una sistema da gioco stereoscopico a singolo monitor è sufficiente una scheda grafica di fascia medio-alta (nella nostra prova abbiamo impiegato un GeForce GTX 580), per uno in configurazione multi monitor è necessario predisporre una soluzione Nvidia Sli con almeno due schede GeForce GTX 570 o 580.

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