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GeForce RTX 3090

GPU

GeForce RTX 3080, problemi di crash a causa dei condensatori?

Alfonso Maruccia | 30 Settembre 2020

GeForce Gpu Nvidia

Gli utenti si lamentano di crash sperimentati con le nuove GPU Ampere, i produttori parlano di condensatori non all’altezza del compito. Il problema non sono i condensatori, dice NVIDIA, che pubblica nuovi driver in grado di migliorare la stabilità delle schede.

Non bastassero i problemi di disponibilità sul mercato e l’azione nefasta di bot e scalper, il lancio di GeForce RTX 3080 (e RTX 3090) deve fare i conti anche con le lamentele degli early adopter che hanno acquistato le nuove GPU. Che avrebbero sperimentato diversi crash nei giochi 3D, e la questione ha scatenato un’ulteriore girandola di polemiche che ha coinvolto i produttori e NVIDIA stessa.

Le schede GeForce RTX 30 sarebbero instabili e non reggerebbero bene le alte frequenze, un problema che riguarda soprattutto i modelli custom delle GPU commercializzate dai produttori di terze parti. Secondo le testimonianze dirette di uno dei suddetti produttori, all’origine di tale instabilità ci sarebbe il mix di condensatori montati sulle schede, che in alcuni casi non riuscirebbe a gestire frequenze di funzionamento della GPU pari o superiori ai 2,0 GHz.

GeForce RTX 3080 e 3090 usano due tipi di condensatori diversi: i POSCAP, che funzionano meglio alle alte temperature, e gli MLCC, operanti meglio alle alte frequenze. Secondo quanto comunicato da EVGA, durante la fase del controllo qualità delle PCB erano emersi problemi con i design basati esclusivamente su condensatori POSCAP.

ASUS ROG Strix RTX 3090

I possibili difetti nel design delle GPU Ampere, e in quelli custom dei produttori OEM, ha in questi giorni animato polemiche rivolte a NVIDIA prima e ai produttori poi. GeForce RTX 3080 e 3090 sarebbero prodotti “fallati”, dicono le accuse, e certi OEM non avrebbero adottato un design con un mix di diversi tipi di condensatori (apparentemente la soluzione migliore per la stabilità delle schede) per chissà quali recondite ragioni di risparmio economico. Su schede che costano in media dagli €800 in su.

A tagliare la testa al toro ci ha pensato NVIDIA, distribuendo una nuova versione dei driver Game Ready (456.55) in grado di migliorare la stabilità delle nuove GPU. Il numero e il mix di condensatori POSCAP e MLCC montati sul retro della GPU non sono indicativi della qualità finale, dice la corporation, mentre i nuovi driver hanno l’effetto concreto di ridurre leggermente la frequenza di funzionamento delle schede con un impatto a dir poco marginale (1-2 frame al secondo o poco più) sulle prestazioni finali.

La spiegazione ora più accettata è che i driver precedenti stressassero un po’ troppo le GeForce RTX 30, generando l’instabilità e i crash alle altissime frequenze di funzionamento sperimentate da alcuni utenti delle versioni custom delle nuove GPU. Una situazione peggiorata dalle scelte dei produttori pensate per migliorare le capacità di overclock “di fabbrica” di RTX 3080 e RTX 3090.