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Mai più senza Backup

Redazione | 16 Marzo 2011

Backup: dove e come Dopo aver definito in maniera sommaria le più diffuse modalità  di backup oggi utilizzate andiamo a […]

Backup: dove e come

Dopo aver definito in maniera sommaria le più diffuse modalità  di backup oggi utilizzate andiamo a valutare le possibilità  che la tecnologia moderna offre per questa operazione. Le soluzioni sono infatti molteplici e molto diverse tra di loro, sia in termini di supporti sia, più praticamente, di come vengono effettuati nella realtà . La prima questione pone immediatamente una suddivisione generale dei supporti sui quali archiviare i dati: si distinguono infatti nettamente le modalità  di backup online e offline. La prima prevede che il supporto sul quale si effettua la copia dei dati sia sempre immediatamente disponibile al sistema, come ad esempio un Nas o un disco (interno o esterno) dedicato. La seconda è invece da intendersi quando, una volta effettuata la procedura, il supporto viene archiviato a sua volta e non è immediatamente accessibile dal sistema; gli esempi più immediati sono i supporti ottici come Cd e Dvd.

Supporti ottici

La prima possibilità  per un backup domestico è senz’altro quella di utilizzare il masterizzatore del computer per archiviare tutti i dati su supporti ottici come Cd e Dvd. In questo caso, data la ridotta capacità  degli ormai datati Cd dati e i prezzi ancora elevati dei supporti Blu-ray, il consiglio è quello di adottare i diffusissimi ed economici Dvd. I dischi a singolo strato in grado di ospitare fino a 4,7 Gbyte di dati hanno oggi un prezzo, se acquistati in campane da 25 pezzi, compreso tra 0,2 e 0,5 euro. Il backup su questi supporti è ovviamente da trattare con attenzione particolare, viste le implicazioni derivanti dal processo di incisione ottica sul disco. Innanzitutto è solito effettuare solo archiviazioni complete, vista l’impossibilità  di aggiungere o togliere informazioni sui dischi non riscrivibili, permettendo inoltre di superare eventuali scogli dovuti a masterizzazioni errate o supporti non più leggibili. La durata di supporti Dvd dipende infatti da molti più fattori rispetto a tutti gli altri mezzi possibili: la qualità  del disco è estremamente importante, così come quella della periferica di masterizzazione. Inoltre è bene ricordare che il dispositivo che ha scritto un disco è certamente quello che riuscirà  meglio a leggerlo dopo svariati anni e che modelli diversi potrebbero fare più fatica a riconoscere correttamente i dati. La durata media è comunque stimata, per prodotti di buona qualità  masterizzati a velocità  non troppo elevate, tra i 10 e i 15 anni, un tempo sicuramente ragionevole. È comunque buona norma verificare periodicamente i backup ottici effettuati, conservare i supporti al riparo dalla luce e non a diretto contatto con superfici che li possano anche minimamente intaccare. Per verificare in maniera più accurata il corretto funzionamento dei Dvd è possibile utilizzare software appositi, in grado di valutare lo stato di salute dei supporti. Uno dei più diffusi è Opti Drive Control, che eredita il know-how tecnologico di Nero Cd Speed e ne incrementa e migliora le funzionalità .

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