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MacBook Air sempre più piccoli

Davide Piumetti | 25 Febbraio 2011

Il MacBook Air da 13″ A parte il cambio di piattaforma hardware, un aspetto interessante per il rinnovato Air da […]

Il MacBook Air da 13″

A parte il cambio di piattaforma hardware, un aspetto interessante per il rinnovato Air da 13″ sta nel display. La risoluzione passa dai 1.280×800 punti dei vecchi modelli a 1.440 x 900, a parità  di diagonale dello schermo. Un leggero cambiamento che amplia l’area del desktop e non compromette la leggibilità  dei caratteri, che resta sempre molto buona. Il pannello utilizzato, con retroilluminazione a Led e filtro anteriore di tipo lucido (o glossy che dir si voglia), ha una resa molto buona, superiore rispetto a quella del monitor utilizzato sul modello da 11″. Nitido, luminoso e ben contrastato, è uno dei migliori monitor mai visti su un ultraportatile. Gli inconvenienti sono un angolo di visione non particolarmente elevato, soprattutto in verticale, e una gamma colori inferiore rispetto a quella dei pannelli utilizzati sui MacBook Pro; il gamut ridotto è un inconveniente comunque tipico dei display di piccole dimensioni.

Il peso è di 1,32 kg, pari a quello di un netbook con monitor da 10″. Lo spessore varia tra i 3 mm della parte anteriore e 1,7 cm della zona posteriore. Rispetto al MacBook Air del 2008 c’è un millimetro in meno a entrambi gli estremi; il peso resta invece sostanzialmente invariato.

Il processore Core 2 Duo di ultima generazione è decisamente più potente se confrontato al modello originario, così come l’interfaccia grafica. Resta però una Cpu a basso consumo che non può nemmeno lontanamente offrire prestazioni paragonabili a quelle dei Core i5 utilizzati sui MacBook Pro. L’utilizzo di questi ultimi processori, magari in versione Ultra Low Voltage, sarebbe teoricamente possibile anche sul MacBook Air, ma richiederebbe un cambio radicale di tutta la piattaforma hardware, che andrebbe riprogettata da zero e su misura per Apple, dato che Nvidia non ha una soluzione utilizzabile con i Core i5. Il modello che consuma meno, il Core i5 430UM a 1,2 GHz, ha un Tdp di 18 watt, ovvero soltanto uno in più rispetto al Core 2 Duo SL9400 attualmente utilizzato. Il problema purtroppo è altrove; se Apple non ha intenzione di utilizzare il (lento) sottosistema grafico integrato nel processore Intel, per il momento non ci sono soluzioni a buon mercato.

Abbiamo già  citato nell’introduzione la seconda porta Usb, il pad in vetro e lo slot per schede Sd; tra le altre caratteristiche degne di nota c’è la batteria, che raggiunge ora una capacità  di 50 watt/ora contro i 40 del modello precedente. Ciò si traduce in un’autonomia di circa cinque ore e mezzo sul campo, lasciando accesa la scheda Wi-Fi e utilizzando applicativi da ufficio o navigando con il browser Web.

Un risultato interessante, anche considerando la media degli ultraportatili con Windows. Segnaliamo inoltre che Apple dichiara una vita utile di almeno 1.000 cicli consecutivi di ricarica, se la batteria viene utilizzata correttamente.

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