Successivo
Logo Samsung

Smartphone

Samsung dice addio al mercato cinese

Alfonso Maruccia | 7 Ottobre 2019

Huawei Samsung Smartphone

Samsung abbandona la produzione locale di smartphone destinati alla Cina, mercato una vola fiorente e ora particolarmente “ostile” nei confronti […]

Samsung abbandona la produzione locale di smartphone destinati alla Cina, mercato una vola fiorente e ora particolarmente “ostile” nei confronti del colosso sudcoreano. Problemi anche in India.

Quello che una volta rappresentava una fetta importante del business di mobile Samsung, ora si è trasformato in un peso da ristrutturare per far fronte alle vendite non più brillanti degli ultimi tempi: presto la corporation asiatica non avrà più strutture produttive in Cina, un mercato che al momento risulta avere caratteristiche decisamente “autarchiche” per quanto riguarda i modelli di smartphone più popolari.

Samsung ha annunciato la volontà di chiudere l’impianto produttivo nella città di Huizhou, nella provincia cinese del Guangdong; una mossa che arriva ad appena un anno dalla chiusura dell’impianto di Tianjin, e che segnala il definitivo abbandono del mercato cinese – almeno sul fronte della produzione locale – da parte della corporation coreana.

Mercato degli smartphone

Nel 2013, Samsung poteva vantare una fetta del mercato degli smartphone in Cina pari al 19%, mentre l’anno scorso tale market share si è ridotto fino a un quasi irrilevante 1%. Secondo gli analisti, Samsung non ha saputo interpretare correttamente i nuovi trend del gigantesco mercato interno cinese, e non hanno certo aiutato la concorrenza tecnologica sempre più pressante né la predilezione dei clienti cinesi per le marche locali come Huawei, Oppo, Vivo e Xiaomi.

Samsung continua ovviamente a essere il maggior produttore di smartphone al mondo, ma le marche cinesi sono sempre più agguerrite e la guerra dei dazi imposta dagli USA al mondo non sembrano al momento rappresentare un problema insormontabile per l’onnipresente Huawei. Samsung deve in effetti fare i conti con una “crisi” potenzialmente sistemica nei mercati emergenti, visto che anche in India – dove 200.000 lavoratori assemblano gli smartphone di fascia medio-bassa venduti in Asia, USA ed Europa – la corporation ha segnato il passo perdendo il primo posto nella classifica dei brand più popolari.