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Omicidio Qasem Soleimani, Instagram rimuove i post sul generale iraniano

Alfonso Maruccia | 14 Gennaio 2020

Social

Dopo l’assassinio a sangue freddo ordinato da Donald Trump, Qasem Soleimani è ora al centro della nuova campagna censoria di […]

Dopo l’assassinio a sangue freddo ordinato da Donald Trump, Qasem Soleimani è ora al centro della nuova campagna censoria di Instagram: il foto-social rimuove tutti i post dedicati al generale iraniano, anche quelli di giornalisti che non fanno parte della propaganda khomeinista.

Il raid degli USA che ha portato all’uccisione di Qasem Soleimani avrebbe potuto scatenare una guerra regionale dalle conseguenze imprevedibili, ma ora che le armi tacciono a parlare sono la propaganda e la censura a stelle e strisce: Instagram è impegnato in quella che sembra una vera e propria campagna censoria ad ampio raggio, con la rimozione di tutti i post riguardanti il generale iraniano giustificata dal rispetto delle sanzioni imposte da Washington.

Secondo quanto evidenziato dai reporter americani, infatti, il nome di Soleimani – generale delle Guardie della Rivoluzione e uno degli uomini più potenti della Repubblica Islamica iraniana – non può più essere citato sul social network degli influencer senza provocare la reazione immediata dei censori di Instagram.

Qasem Soleimani

Il social network di proprietà di Facebook ha confermato di essere impegnato a “passare in rassegna” i contenuti pubblicati dagli utenti alla ricerca di post problematici, citando in particolare la decisione dell’amministrazione Trump di classificare le Guardie della Rivoluzione come organizzazione terroristica a tutto tondo presa nell’aprile del 2019.

Instagram sta dunque rimuovendo i post dedicati a Qasem Soleimani per rispettare le sanzioni USA, con un’iniziativa che in passato aveva già portato alla rimozione di interi account connessi ai pasdaran iraniani; la nuova censura sembra però riguardare un numero significativamente più alto di utenti e contenuti, visto che anche i post di commento sulla morte di Soleimani vengono cancellati senza pietà.

Utenti e giornalisti (soprattutto iraniani) sono caduti sotto i colpi della mannaia censoria di Instagram, e gli effetti dell’iniziativa sono vieppiù evidenti quando si considera il particolare status del social network in Iran: diversamente da Facebook e Twitter, Instagram continua a essere pubblicamente accessibile anche nella Repubblica Islamica.