Successivo
qwant

News

Qwant, il motore di ricerca sarà preinstallato sui Huawei P40

Roberto Cosentino | 9 Aprile 2020

Huawei annuncia la partnership con Qwant, che porta il motore di ricerca francese sugli smartphone Huawei P40.

Gli sforzi di Huawei negli ultimi tempi si stanno concentrando per rendere più facile la vita a chi decide di acquistare i nuovi smartphone del colosso cinese, nonostante la mancanza dei Google Play Services. La nuova serie P40 appena introdotta sul mercato, sta infatti facendo i conti con le conseguenze del ban sull’azienda, orfana di app fondamentali come YouTube, Maps, Gmail etc.

Qwant sarà preinstallato sulla famiglia P40 di Huawei

Non mancano però le alternative; i Huawei Mobile Services si stanno arricchendo sempre più di applicazioni che cercano di sopperire all’assenza delle app chiave. Da oggi si aggiunge un altro traguardo; Huawei ha infatti annunciato di aver raggiunto un accordo con Qwant, servizio di ricerca francese.
Il motore di ricerca Qwant sarà infatti preinstallato sui nuovi Huawei P40, ma solo per gli utenti di Francia, Italia e Germania. Inoltre sarà aggiunto ai motori di ricerca disponibili su Huawei Browser. Tutti gli altri utenti potranno scaricare l’app dall’ AppGallery.

Garantire la sicurezza e la protezione dei dati personali alla base della partnership

Pier Giorgio Furcas, Deputy General Manager Consumer Business Group Huawei Italia ha dichiarato: “La partnership di Huawei con Qwant è basata su un impegno condiviso: garantire la sicurezza e la protezione dei dati personali dei nostri utenti europei. Siamo sicuri di poter offrire ai nostri consumatori un maggiore controllo dei loro dati combinando il più alto livello di sicurezza offerto dagli smartphone Huawei con il motore di ricerca Qwant, ideato per garantire la massima privacy.”

Qualche informazione sul motore di ricerca francese

Qwant (di cui abbiamo già parlato in parte qui) è un motore di ricerca che non memorizza alcun cookie e che rispetta pienamente gli standard di privacy previsti dalla normativa sul GDPR. Il nuovo motore di ricerca rispetta anche il copyright sui contenuti, collaborando con le organizzazioni e i news provider per proteggere il diritto d’autore dei contenuti di ricerca.