Successivo
Windows 10

Windows

Un insider Microsoft conferma la validità dell’update gratuito a Windows 10

Alfonso Maruccia | 2 Dicembre 2019

Microsoft Windows

Quella che è diventata una possibilità ben nota alla community di utenti PC è ora confermata “ufficiosamente” da un insider […]

Quella che è diventata una possibilità ben nota alla community di utenti PC è ora confermata “ufficiosamente” da un insider di Microsoft: l’aggiornamento da Windows 7/8.x a Windows 10 è gratuito e resterà tale ancora a lungo.

In concomitanza con il lancio di Windows 10, Microsoft aveva provato a indorare la pillola dell’upgrade offrendo un programma gratuito limitato per gli utenti di Windows 7 e Windows 8.x. Quel programma è ufficialmente chiuso da tempo ma l’aggiornamento gratuito a Windows 10 continua a funzionare senza problemi, e ora arriva un insider di Microsoft a confermare che la “scappatoia” sfruttata dagli utenti continuerà a funzionare anche in futuro.

La conferma ufficiosa della validità dell’upgrade “moneyless” a Windows 10 arriva dalla community di Reddit, dove un utente che sostiene di lavorare per Microsoft sin da prima del lancio del nuovo OS (avvenuto nel 2015) ha definito il programma di aggiornamento gratuito di un anno come “pura fuffa promozionale”.

Windows 7, sfondo

Le priorità commerciali di Redmond sono cambiate radicalmente, ha confermato l’ignoto dipendente Microsoft, e Windows ha abbandonato da tempo la sua posizione di “mucca da mungere” per estrarre profitti facili dagli utenti. L’insider fa un parallelo storico con Windows Update, e la decisione di Microsoft di permettere l’installazione delle ultime patch anche sulle copie pirata di Windows 7 allo scopo di contrastare le minacce di sicurezza.

L’ignoto dipendente Microsoft conferma poi che, una volta aggiornato l’OS, tutte le licenze precedenti a Windows 10 vengono convertite in licenze digitali ospitate sui server dell’azienda. Alla successiva reinstallazione, anche da zero, il sistema verrà “validato” e attivato subito dopo la prima connessione a Internet. L’unico problema, dice l’insider, potrebbe scaturire dall’upgrade in massa di 1.000 e più computer in ambito enterprise: in casi del genere una verifica da parte di Microsoft porterebbe a conseguenze anche legali.