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Considerazioni di fine anno – 2008

Redazione | 30 Dicembre 2008

I punti di svolta Il 2008 è stato caratterizzato da un evento che ha modificato radicalmente lo scenario del mercato […]

I punti di svolta

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Il 2008 è stato caratterizzato da un evento che ha modificato radicalmente lo scenario del mercato notebook. Come chiunque ha ampiamente avuto modo di vedere stiamo ovviamente parlando del fenomeno netbook, nato da un’idea di Intel e da un processore (Atom) inizialmente pensato per altri scopi e letteralmente diventato il fenomeno informatico dell’anno.

Acer Aspire One
Le vendite di netbook sono andate ben oltre qualunque previsione, e abbiamo assistito a uno di quegli eventi che, nel nostro campo, capitano di tanto in tanto. Un prodotto che nasce, crea dal nulla una nuova nicchia di mercato, e successivamente diventa un vero e proprio fenomeno di massa.

Cosa ci riserverà  il 2009 sotto questo punto di vista?

Anche AMD ricorderà  di certo il 2008 per un avvenimento importante, due anni dopo l’acquisizione di ATI Technologies e periodi non certamente allegri, la società  dopo lunghe trattative, ha deciso di vendere una consistente fetta di se stessa.

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Dopo numerose indiscrezioni, voci incontrollate, ammissioni e smentite repentine, possiamo oggi, alla fine dell’anno, trarre le conclusioni sulla nascita di “The Foundry Company“.

L’azienda è frutto di tutto il ramo produttivo di AMD, quello proprietario delle fonderie sparse per mezzo mondo, dei diritti di produzione su determinate tecnologie e delle opzioni di costruzione di nuove fonderie. La società  si è accollata tutto il debito (svariati miliardi di dollari) accumulato da AMD nell’ultimo brutto periodo, debito che è stato coperto da ingenti finanziamenti da parte di Mubadala, una società  finanziaria di Abu Dhabi che, a quanto pare, ha parecchio da investire.

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La nuova azienda priva AMD della forza produttiva che da sempre l’ha caratterizzata ma nel contempo ripiana completamente il bilancio e permette all’azienda di rivolgersi ai migliori partner sul mercato (con conseguenti risparmi) per la produzione di tutti i propri chip.

L’accordo, anche secondo la maggior parte degli analisti finanziari, sembra vantaggioso per tutti. Adesso AMD potrà  concentrarsi sul proprio lavoro senza più timori legati al pesante passivo in bilancio, investendo nuovamente come sempre fatto alla ricerca di nuove tecnologie.

 

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