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Windows 10, nuovi requisiti per storage e sicurezza

Alfonso Maruccia | 29 Aprile 2019

Microsoft Sicurezza Windows

Microsoft prepara il terreno alla prossima release dell’OS universale con nuovi requisiti di sistema, riguardanti le dimensioni del disco di […]

Microsoft prepara il terreno alla prossima release dell’OS universale con nuovi requisiti di sistema, riguardanti le dimensioni del disco di installazione e la politica di gestione delle password di accesso.

Il momento del debutto di Windows 10 May 2019 Update si fa sempre più vicino, e Microsoft modifica in parte quelli che saranno i requisiti minimi necessari a usare il nuovo sistema operativo sui dispositivi compatibili. Lo spazio di archiviazione su disco aumenta in maniera sensibile rispetto al passato, ed è ora uguale per entrambe le architetture di Windows 10 disponibili.

Se nelle versioni passate (1809 e precedenti) Windows 10 si accontentava di 16GB di storage minimi nella variante a 32-bit, con Windows 10 1903 lo spazio di archiviazione richiesto per installare il sistema operativo sale a 32 gigabyte sia per la versione a 32-bit che per quella a 64-bit.

Il nuovo requisito è apparso nell’ultima revisione della pagina con i requisiti hardware ufficiali di Windows 10, e al momento non è ben chiaro come si comporterà il nuovo OS nel caso in cui il dispositivo da aggiornare presenti un’unità di storage di dimensioni inferiori al nuovo minimo dichiarato.

Seagate, HDD HAMR da 16TB - screenshot 2

La necessità di incrementare i requisiti di storage è comprensibile, viste le mutate condizioni di mercato e considerando il fatto che Windows 10 1903 sottrarrà, nella configurazione di default, 7GB di spazio aggiuntivo su disco da dedicare all’installazione dei futuri aggiornamenti distribuiti da Microsoft.

Un altro cambiamento importante che è figlio dei tempi riguarda poi la policy di sicurezza delle password, che prevedeva fin qui un termine massimo di validità di 60 giorni. Stando all’ultima bozza per la policy di sicurezza di Windows 10 1903, invece, con il nuovo regime le password non avranno più una data di scadenza incorporata.

La possibilità di usare password potenzialmente “eterne” farà di sicuro piacere agli utenti – soprattutto in ambito enterprise – ma è secondo Microsoft anche una necessità dettata dal mercato della sicurezza informatica moderno: oggi le password rappresentano solo una parte (spesso nemmeno essenziale) di processi di autenticazione più complessi rispetto al passato, e la stessa politica di scadenza era stata fin troppo abusata dagli utenti che si limitavano ad aggiungere un numero finale alla vecchia password per creare quella nuova.