Networking

Domotica: il controllo consumi è conveniente

Redazione | 7 Novembre 2014

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Ubiquiti Mfi La società  americana Ubiquiti definisce il suo prodotto Mfi come un sistema di comunicazione machine-to-machine (da macchina a […]

Ubiquiti Mfi

La società  americana Ubiquiti definisce il suo prodotto Mfi come un sistema di comunicazione machine-to-machine (da macchina a macchina) dunque è evidente che va ben oltre un semplice sistema di controllo dei consumi. Questa soluzione richiede che un computer resti sempre acceso per poter memorizzare in tempo reale i dati rilevati e gestire le eventuali regole di automazione. Questo comporta naturalmente un – seppur minimo – consumo elettrico aggiuntivo che diventa però pari a zero se c’è già  un Pc in casa o in ufficio che resta sempre acceso. Del resto anche la soluzione di Sitecom prevede il pagamento di un abbonamento annuale per tenere traccia dei consumi (30 euro l’anno), dunque un costo fisso è inevitabile. Volendo chi si muove bene con Linux può anche valutare l’affitto di un Virtual Private Server (Vps) su Internet su cui far girare il sistema Mfi, con spese ancor più ridotte (si parte da circa 15 euro l’anno).

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L’mPort permette il collegamento di un massimo di tre sensori. Per connetterli al dispositivo si può usare un normale cavo di rete con connettori RJ-45 per le porte 1 e 2. La porta 3 invece offre 8 morsetti a vite.

Il sistema Mfi è basato su un software gratuito disponibile per Windows, Linux e OS X e una serie di dispositivi che possono essere collegati a questo software. Gli elementi principali della piattaforma sono tutti collegabili alla rete via Wi-fi e possono essere di due tipi: mPort e mPower. I primi possono essere a loro volta di due tipologie: mPort e mPort Serial. Il primo permette di collegare e gestire fino a 3 sensori (mSensor) tra quelli disponibili: sensore di corrente (Current Sensor), di apertura porte/finestre (Door Sensor), di temperatura (Temperature Sensor) e di movimento a parete o a soffitto (Wall Mount Motion Sensor, Ceiling Mount Motion Sensor).

Per collegare questi sensori all’mPort si può utilizzare un normale cavo di rete, anche se il collegamento di fatto non utilizza lo standard Ethernet ma sfrutta semplicemente gli 8 contatti elettrici disponibili.

In particolare per facilitare il collegamento ogni singolo mPort offre due porte Rj-45 (Port 1 e 2) e una porta (Port 3) che permette l’inserimento degli 8 fili del cavo di rete tramite semplici morsetti a vite. Quest’ultima è particolarmente comoda per il collegamento dell’unico sensore che non usa un vero connettore Rj-45 ma un semplice filo elettrico a due poli, il Door Sensor (con il quale viene fornito anche il cavo per il collegamento). Ogni singolo mPort può essere collegato a sua volta alla rete usando sia il Wi-fi sia una comune porta Ethernet (10/100 Mbit). Anche l’alimentazione dei singoli mPort può avvenire tramite il cavo di rete, grazie all’alimentatore Poe (Power over Ethernet) fornito in dotazione.

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