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Notebook Sandy Bridge alla prova

Davide Piumetti | 1 Aprile 2011

Fujitsu Lifebook T901 Il Lifebook T901 è un oggetto molto particolare: si tratta infatti di un notebook convertibile che può essere […]

Fujitsu Lifebook T901

Il Lifebook T901 è un oggetto molto particolare: si tratta infatti di un notebook convertibile che può essere trasformato in tablet Pc semplicemente ruotando lo schermo e ripiegandolo sulla tastiera. Nonostante le dimensioni compatte e il display da 13,3 pollici, ha a bordo un processore Core i7 (seppure soltanto dual core) e soprattutto un’espandibilità  da fare invidia a notebook ben più grandi. Un tablet Pc convertibile è un oggetto molto di nicchia, e il prezzo è inevitabilmente molto sostenuto; in questa prova torna utile per valutare la differenza di prestazioni tra i Core i7 a due e a quattro core e come si comporta una Cpu Sandy Bridge in un portatile così piccolo.

Il T901 è realizzato per l’uso professionale e si vede: il telaio è in lega di magnesio ed è molto robusto, la tastiera è perfettamente utilizzabile nonostante le piccole dimensioni, le funzionalità  sono molto elevate. Il chipset QM67 è la versione pensata per le aziende, integra in più i sistemi di manageability Intel, la tecnologia vPro e un Bios con supporto alla piattaforma Tpm (Trusted Platform Module). Il display touchscreen può essere gestito sia con il pennino sia direttamente con le dita, ha un trattamento antiriflesso e il digitalizzatore supporta il multi touch. Può essere utilizzato anche in esterni, sotto la luce del sole, e ha un angolo di visione molto ampio. Non è particolarmente luminoso, caratteristica tipica dei tablet Pc. Il processore Core i7-2620M a 2,7 GHz ha mostrato prestazioni sensibilmente inferiori rispetto ai modelli quad core visti in questa rassegna, nonostante la frequenza di clock maggiore. Notiamo però che i risultati dei test analitici (come rendering 3D statico e codifica video) sono sempre superiori rispetto al Core i7 720QM di precedente generazione, che di core ne ha quattro.

Un risultato notevole, che dimostra ancora una volta la bontà  dell’architettura Sandy Bridge e l’incremento di efficienza rispetto al passato. Va meno bene invece per quanto riguarda la grafica 3D, molto più lenta rispetto alle Cpu di fascia superiore. È evidente comunque che questo notebook non sarà  utilizzato con i giochi. In aggiunta, se utilizzato con applicazioni di grafica la ventola diventa molto rumorosa e il calore si fa avvertibile; con il software da ufficio invece non ci sono problemi. La temperatura della Cpu è intorno ai 48 gradi in stato di idle. Ottima la dotazione di porte e interfacce, che prevede persino una Firewire e uno slot Express Card; la connettività  è tutta firmata Intel e la scheda Wi-Fi è di tipo dual band, compatibile con le reti a 5 GHz.

Non sarà  il massimo dell’eleganza, ma la robustezza del T901 è fuori discussione. L’espandibilità  è ottima, nonostante le piccole dimensioni.

Una nota di merito va al disco, un Ssd di Toshiba da 128 Gbyte che è decisamente più veloce dei dischi tradizionali. Altro particolare notevole, il masterizzatore Dvd è integrato nel telaio e può essere estratto a caldo. La batteria da 6.200 mAh ha tenuto in vita il portatile per quattro ore circa, un valore allineato a quello degli altri modelli provati.

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