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Project xCloud

Videogame

Project xCloud, nuova demo per lo streaming videoludico di Microsoft

Alfonso Maruccia | 14 Marzo 2019

Gaming Microsoft

La corporation di Redmond ha fornito una nuova, breve dimostrazione delle capacità di xCloud, piattaforma per i giochi in streaming […]

La corporation di Redmond ha fornito una nuova, breve dimostrazione delle capacità di xCloud, piattaforma per i giochi in streaming che dovrebbe presto entrare in fase di test. E che, parola di Microsoft, non sostituirà le console.

Microsoft è in questi giorni tornata a occuparsi di Project xCloud, il sistema per lo streaming videoludico presentato lo scorso ottobre e che ora torna a mostrarsi in una breve sessione dimostrativa offerta nel corso di un intervista a Kareem Choudhry, vice-presidente corporate della divisione Gaming Cloud del colosso di Redmond.

Durante l’intervista concessa alla presentatrice televisiva britannica Julia Hardy, Choudhry ha descritto xCloud come una piattaforma in grado di “liberare” il gaming dall’obbligo di sedersi davanti al setup televisivo domestico, un sistema che dovrebbe permettere agli appassionati di giocare ai titoli per Xbox su qualsiasi tipo di dispositivo, ovunque sia disponibile una connessione di Rete con un livello di bitrate adeguato.

Nella clip video Julia Hardy ha potuto giocare a Forza Horizon 4 tramite un controller per Xbox One collegato a uno smartphone Android tramite Bluetooth, anche se non c’è stato spazio per discutere di questioni fondamentali come il ritardo nella risposta dei comandi (lag) e il degrado della grafica dovuto allo streaming dai data center Azure.

In un post su Xbox Wire, Choudhry è poi tornato sulla questione confermando che Project xCloud non è stato pensato come sostituto delle console videoludiche dedicate: questo genere di macchine continuerà a offrire la migliore esperienza di gioco con il supporto a pieni bitrate della grafica Ultra HD, la gamma cromatica estesa (HDR) e tutto quanto. xCloud, invece, permetterà di accedere liberamente ai contenuti videoludici da smartphone, tablet o altri “dispositivi connessi” in casa, in viaggio (magari in metro quando si va o si torna dal luogo di lavoro, o da scuola) e in qualunque altro luogo Internet-connesso.

Microsoft punta dunque sulle possibilità concrete che il videoludo in streaming diventi una realtà affermata, una scommessa che nel recente passato ha già portato allo storico flop di OnLive e che ora sembra di nuovo in auge grazie a Sony (PlayStation Now), Google (Project Stream), la stessa Microsoft e tanti altri player interessati alle potenzialità di questo genere di business ad abbonamento.