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Security

Come iniziare al meglio il nuovo anno Hi-Tech

Alfonso Maruccia | 2 Gennaio 2019

Servizi Web Sicurezza Storage

I consigli sul modo migliore per cominciare il 2019 all’insegna della tecnologia, approfittando delle festività tra un veglione e l’aggiornamento […]

I consigli sul modo migliore per cominciare il 2019 all’insegna della tecnologia, approfittando delle festività tra un veglione e l’aggiornamento del sistema operativo di turno.

Il nuovo anno è appena cominciato, e come da tradizione il mondo hi-tech tira un po’ il freno nella sua folle corsa all’ultima novità o al clamoroso rumor di giornata sulle ultime tendenze di mercato. Che si tratti di PC, smartphone o altri tipi di gadget digitali, questo periodo rappresenta l’occasione ideale per mettere a punto i nostri ambienti di lavoro o, perché no, installare quel software che desideravamo provare da tempo in attesa che l’attualità prenda il sopravvento e non ci lasci più un attimo di respiro.

Backup, backup e ancora backup

Il modo migliore per sfruttare la pausa di fine/inizio anno è certamente quello di dedicare un po’ di tempo al salvataggio dei nostri dati, una procedura che dovrebbe interessare sia i documenti a cui teniamo di più che i profili dei programmi che risultano indispensabili all’utilizzo quotidiano del PC. Che si tratti di Windows, della lista delle password di rete, del profilo di un browser Web o di un client di posta elettronica come Thunderbird, un consiglio sempre valido è quello di archiviare periodicamente – e possibilmente su un’unità di storage esterna a quelle collegate permanentemente al sistema – i file e le informazioni che non possiamo permetterci di perdere.

In generale, e parliamo per esperienza personale, un backup esterno non sembra una cosa particolarmente utile almeno finché non ci capita di dover affrontare un evento potenzialmente disastroso come il crash fisico dell’HDD, la cancellazione “misteriosa” del profilo di Mozilla Firefox (magari con migliaia e migliaia di siti “preferiti” accumulati nel corso di anni, anzi decenni) e altri fenomeni tecno-luttuosi più o meno indipendenti dalla nostra volontà.

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Anno nuovo, password nuova

Anche nel 2019, siamo pronti a scommetterlo, le care, vecchie password rappresenteranno ancora il metodo di autenticazione e protezione indispensabile per accendere il PC o lo smartphone, accedere ai servizi Web o usare il social network più trendy del momento. Come l’elenco delle password più usate nel 2018 sta a dimostrare, inoltre, un numero imbarazzante di utenti continua a impiegare “password” estremamente insicure che andrebbero bandire dalla convenzioni ONU sulle armi di distruzione (digitale) di massa di dati e profili telematici.

Per iniziare il nuovo anno al meglio, quindi, sarebbe opportuno effettuare un check-up rigoroso e approfondito a tutte le nostre password avendo cura di usare sempre chiavi di accesso robuste e casuali, di controllare la sicurezza degli account di rete e più in generale di evitare di finire nelle statistiche sulle password insicure che tanto piacciono a hacker e cyber-criminali.

Patch, update e aggiornamenti

Il disastro di Windows 10 1809 ha oramai dimostrato, al di là di ogni ragionevole dubbio, che il tradizionale mantra “aggiornare tutto, aggiornare sempre” è un invito da cui qualunque persona sana di mente dovrebbe stare sempre alla larga. Stabilito questo dato di fatto incontrovertibile, il passaggio al nuovo anno rappresenta di solito un momento di pausa utile a togliere il piede dal freno agli aggiornamenti, sbloccare Windows Update e prendersi il tempo necessario a installare l’ultima versione di Windows 10, l’ultimo aggiornamento di Android o la release più recente del nostro browser Web di ordinanza.

Nel caso del succitato Windows, il nostro consiglio è di partire sempre da zero – tramite l’utilizzo delle ISO ufficiali o della funzionalità di reset nativa del sistema – per avere la garanzia di ritrovarsi con un sistema più stabile e affidabile. Certo il lavoro necessario a effettuare l’upgrade aumenta, visto che dovremo in seguito reinstallare i nostri software e ripristinare i nostri documenti dal backup effettuato in precedenza, ma alternativa migliore non esiste: checché ne dica il marketing di Microsoft, Windows continua a essere una “bestia” di sistema operativo difficile da addomesticare e una piattaforma sempre prona a “rompersi” nelle occasioni e per i motivi più disparati.

Windows Update

L’unico virus buono è un virus morto

Abbiamo aggiornato il sistema operativo, installato l’ultima versione di Firefox, che cosa resta da fare per iniziare al meglio il 2019 all’insegna dell’hi-tech? Un controllo approfondito del disco e dei nostri file con un antivirus aggiornato è un altro consiglio che non va mai sprecato, soprattutto se la scansione avviene tramite un “disco di ripristino” esterno – in genere un’immagine ISO da masterizzare su un CD-R o una chiavetta USB di avvio – come quelli messi a disposizione da Avira, AVG e tanti altri nomi noti del settore.

L’uso di un disco di ripristino garantisce la massima trasparenza e sicurezza in fase di scansione rispetto all’OS “live” che usiamo sul PC, mentre sul fronte mobile non è in genere necessario alcun software di sicurezza aggiuntivo: le piattaforme iOS e Android sono “blindate” e piuttosto refrattarie al malware se si fa un minimo di attenzione quando si cerca una app o un’utility particolare, e nel caso del sistema di Google il servizio Play garantisce una verifica periodica alle app presenti sullo store o sul dispositivo per una garanzia di sicurezza ancora maggiore.

Le fake news uccideranno Internet

Forse non siamo ancora arrivati al collasso dell’infrastruttura telematica mondiale per mezzo delle fake news, ma di certo la proliferazione dei contenuti fasulli, delle notizie sensazionalistiche prive di fondamento e dei meme senza un briciolo di significato reale (virtuale o meno che sia) sta mettendo duramente alla prova il futuro delle Rete: oggi la gran parte di Internet è sostanzialmente fake, fasulla e basata sul nulla, i social network prosperano sulle statistiche gonfiate e le comunicazioni sui suddetti network avvengono in una bolla autoreferenziale progettata al solo scopo di trasformare gli utenti in generatori di profitti pubblicitari a vantaggio della corporation di turno.

Uscire, o quantomeno smarcarsi da questo indecente trend verso il basso è difficile ma sempre possibile, anche se prevede un approccio più attivo e consapevole alla tecnologia e agli strumenti di comunicazione che la Rete moderna mette a disposizione di tutti: il modo più corretto, pratico, veloce ed efficiente di informarsi passa per l’uso di un feed reader come Inoreader che non richieda la visita a decine di pagine social diverse o alla pagina di news “curate” dal solito Google, mentre l’unica alternativa alla social-comunicazione insicura e ostile alla privacy è semplicemente quella di non usare alcun social network. Il business di Facebook siamo noi e i nostri dati, e se proprio vogliamo mantenere un briciolo di vita privata tanto vale non condividere, mai, tramite alcun gadget tecnologico o app teoricamente “sicura”, quello che vogliamo resti privato.