Mentre persino Microsoft ha deciso che Linux non è più un cancro e si è impegnata a supportare gli utenti del Pinguino anche su Windows, Lenovo ha deciso di fare un ulteriore passo avanti verso lo sdoganamento definitivo degli OS FOSS su PC. Le workstation del produttore cinese saranno presto tutte certificate per l’uso con due popolari sistemi operativi Linux.
La novità riguarderà l’intero portafoglio di macchine desktop ThinkStation e portatili ThinkPad P Series, ha annunciato Lenovo, e permetterà agli utenti di scegliere l’installazione di un OS Ubuntu LTS oppure Red Hat Enterprise Linux. Si tratta in entrambe i casi di piattaforme popolari presso l’utenza e caratterizzate da una robustezza infrastrutturale comprovata.
Stando a quanto sostiene il colosso cinese, l’uso di Ubuntu o Red Hat porterà benefici non solo agli utenti ma anche ai dipartimenti IT delle aziende. Con il pre-caricamento di Linux da parte di Lenovo, gli amministratori si troveranno a gestire una minore complessità dal punto di vista dell’utente finale. Aiuterà ovviamente in tal senso il supporto ufficiale e integrato fornito da Lenovo, Red Hat e Canonical.
Secondo i dati citati dalla corporation asiatica, i sistemi operativi Linux sono utilizzati su 7,2 milioni di PC venduti ogni anno. Il 2,87% del parco informatico totale. Windows potrà anche essere la scelta predefinita per il mondo consumer,ma Linux è una piattaforma amata da un numero crescente di ricercatori, sviluppatori, ingegneri, scienziati ed esperti di settore.
Il parco clienti è insomma sufficiente – sostiene Lenovo – per tramutare Linux in una “prima scelta” per gli utenti interessati ad acquistare un PC del produttore. Ubuntu e Red Hat Linux saranno presto disponibili per la configurazione personalizzata di tutti i PC ThinkStation e ThinkPad P Series. In futuro dovrebbero arrivare in vendita sistemi (ancora ThinkPad P) che già montano Linux “di serie”.