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NetMarketShare: Windows 10 è ora più popolare di Windows 7

Alfonso Maruccia | 3 Gennaio 2019

Microsoft Windows

Il servizio di tracciamento Web incorona finalmente Windows 10 come il sistema operativo Microsoft più usato su PC. Un risultato […]

Il servizio di tracciamento Web incorona finalmente Windows 10 come il sistema operativo Microsoft più usato su PC. Un risultato che però sconta i difetti del modello “come-servizio”. Inclusi i bug, che non mancano davvero mai.

A dicembre 2018, Windows 10 ha finalmente superato Windows 7 come il sistema operativo più popolare presso l’utenza di PC desktop e laptop. Le ultime stime fornite da NetMarketShare evidenziano la crescita dell’OS-come-servizio, e la cosa non stupisce nessuno: presto il vecchio Windows 7 andrà definitivamente in pensione, mentre chi ha già fatto l’upgrade deve scontare una situazione a dir poco straziante fra bug e “schermate blu della morte” che continuano a spuntare come funghi.

Secondo NetMarketShare, Windows 10 è finalmente diventato l’OS più usato su computer: a dicembre l’ultimo sistema Microsoft ha raggiunto una quota di mercato (su desktop/laptop) pari al 39,22%, contro il 36,90% di Windows 7; marginali le altre posizioni con Mac OS X 10.14 al 4,73%, Windows XP (4,54%), Windows 8.1 (4,45%) e via elencando.

Nei numeri di NetMarketShare, il sorpasso di Windows 10 su Windows 7 come l’OS più usato su PC arriva con un certo ritardo sulle stime di StatCounter, un altro popolare servizio di tracciamento delle visite Web che aveva già incoronato Windows 10 un anno fa. Nondimeno, NetMarketShare rappresenta un importante indicatore della popolarità di un prodotto software ed è spesso citato anche dalle aziende interessate come Mozilla o Microsoft stessa.

Windows 7 non sarà l’OS più popolare ma continua a essere utilizzato da milioni e milioni di utenti in tutto il mondo, una situazione preoccupante visto che a partire dal prossimo gennaio (2020) terminerà anche il periodo di supporto esteso garantito da Microsoft. In ambito enterprise, invece, le aziende avranno la possibilità di acquistare “pacchetti” di supporto aggiuntivo valido per almeno altri tre anni.

Il principale problema di Windows 10, come le cronache informatiche di questi mesi tristemente insegnano, è la totale instabilità della nuova piattaforma informatica: Microsoft ha consapevolmente deciso di trasformare il nuovo OS in una beta permanente da dare in pasto a utenti consumer trasformati loro malgrado in betatester volontari, l’ultima versione del sistema (Windows 10 1809) è la meno popolare in assoluto e continuano a spuntare fuori nuovi bug che inibiscono l’accesso all’account di amministrazione, danneggiano il supporto al formato FLAC, rendono inutilizzabile la nuova sandbox nativa del sistema e provocano BSOD in fase di boot sui laptop Lenovo.