Storage

Usb 3.0: 20 dischi e adattatori in prova

Redazione | 23 Dicembre 2010

Gli ultimi dispositivi che vi mostriamo si caratterizzano per scelte molto diverse rispetto allo standard, che possono però risultare eccezionalmente […]

Gli ultimi dispositivi che vi mostriamo si caratterizzano per scelte molto diverse rispetto allo standard, che possono però risultare eccezionalmente utili in molte occasioni diverse.

Il primo produttore interessato, iTek, propone il Communicator U3 uno stand da scrivania adatto ad accogliere in ogni istante dischi rigidi da 2,5 o 3,5 pollici, che si inseriscono in maniera rapida nella parte superiore del prodotto. Costruito in materiale plastico e dotato di un piccolo alimentatore esterno, il dispositivo mostra subito un’ottima cura costruttiva, con finiture ricercate e ottime soluzioni generali. Sul retro trovano spazio l’alimentatore, un interruttore di accensione e il connettore Usb 3.0 che permette di sfruttare appieno la velocità  di trasferimento propria del disco collegato.

L’inserimento e la rimozione del disco sono operazioni nel complesso molto semplici ma che, complice la dimensione dell’alloggiamento leggermente superiore a quella di un disco tradizionale, rendono il processo iniziale piuttosto difficile, almeno fino a quando non ci si abitua alla posizione reale del connettore Sata presente. Una slitta studiata ad-hoc avrebbe di certo fatto la differenza e aumentato il valore intrinseco del prodotto.

Thecus propone invece il proprio DAS D0204, soluzione estremamente compatta e innovativa. Il piccolo DAS (Direct Attached Storage) permette di ospitare due dischi da 2,5 pollici, inseribili nella struttura tramite due pratiche slitte poste nella parte posteriore. I due dischi possono essere configurati, tramite manopola sul retro, in modalità  Jbod, Raid 0 e Raid 1, permettendo di raggiungere prestazioni elevatissime o una grande sicurezza dei dati. Il prodotto, amministrabile anche attraverso un’utility dedicata su tutti i sistemi operativi Microsoft Windows, è costruito in maniera eccellente, coniugando un rivestimento plastico a una scocca interna metallica che ne esalta le doti di robustezza e praticità .

Una semplice base plastica, installabile a piacere, permette di mantenere il dispositivo in verticale contribuendo inoltre al raffreddamento dei dischi interni con una piccola ventola. Nei nostri test le prestazioni ottenute dal dispositivo sono identiche a quelle del disco preso singolarmente, confermando la bontà  del controller Usb 3.0 presente. Con configurazioni più spinte, utilizzando due dischi in modalità  Raid 0 abbiamo ottenuto un raddoppio quasi completo delle prestazioni, permettendo al piccolo Thecus di offrire più di 200 Mbyte/s di velocità  di trasferimento con la semplice connessione Usb. Il prezzo d’acquisto, molto elevato rispetto ai concorrenti, rispecchia l’unicità  della soluzione, che offre molto di più rispetto ai tradizionali box a singolo disco visti in tutte queste pagine.

L’ultimo prodotto analizzato è il BlacX 5G di ThermalTake, soluzione esterna di tipo slot in con la caratteristica chiave di supportare sia la connessione Usb 3.0 esterna sia quella Sata 3 per i dischi collegati. Il prodotto, costruttivamente parlando, è sicuramente il migliore del lotto; stabile e robusto integra alcuni piccoli accorgimenti che lo rendono decisamente preferibile rispetto ad altri modelli. La scocca e la struttura in plastica sono molto ben studiate e costruite, e regalano una piacevole sensazione di solidità ; l’inserimento del disco è preciso e puntuale e difficilmente si sbaglia il collegamento al primo colpo. Un tasto laterale, che muove una leva posta al di sotto del disco permette inoltre un’espulsione rapida degli hard disk, che possono essere anche ricoperti da una custodia in gomma (da 2,5 o 3,5 pollici) fornita in dotazione.

Il retro ospita il connettore Usb 3.0 e il connettore di alimentazione, mentre il tasto di accensione è posizionato in maniera molto più comoda sul frontale. Il prezzo d’acquisto, superiore rispetto alla media degli altri prodotti in queste pagine, è commisurato alla qualità  del dispositivo.

< Indietro Successivo >